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12.01.2010 - Notizie dal Governo
IN QUESTO NUMERO:

- Milleproroghe 2010: riapertura scudo e più tempo per gli accertamenti
- Consumatori: Class action operativa dal primo gennaio
- Nuovi contratti d'innovazione per favorire la ricerca
- Un progetto per dare occupazione nei settori dell'Artigianato e del commercio
- Riconoscimento titoli di studio accademici
- Siti web pubblici; una direttiva per ridurli

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MILLEPROROGHE 2010: RIAPERTURA SCUDO E PIÙ TEMPO PER GLI ACCERTAMENTI

La riapertura dello scudo fiscale e l'allungamento dei termini per fare
gli accertamenti sulle evasioni fiscali sono alcune tra le più importanti
norme contenute nel decreto legge n.194 del 30 dicembre 2009. Le attività
finanziarie e patrimoniali detenute all'estero a partire da una data non
successiva al 31 dicembre 2008 possono essere rimpatriate o regolarizzate,
fino al 30 aprile 2010. Parallelamente alla possibilità di rientro
agevolato dei capitali detenuti all'estero, vengono raddoppiati i termini
concessi all'amministrazione finanziaria per l'accertamento su dichiarazione
dei redditi e Iva se c'è la presunzione che provengano da capitali
trattenuti all'estero. Il tempo concesso all'amministrazione per trovare
gli evasori sale a 8 anni dal momento in cui la dichiarazione è
stata presentata o, in caso di dichiarazione omessa, fino al termine del
decimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere presentata.
Tra le altre novità contenute nel decreto milleproroghe, ai lavoratori
dipendenti ed equiparati viene concessa la possibilità di sanare,
entro il 30 aprile 2010, l'omessa o incompleta presentazione relativamente
alle disponibilità finanziarie derivanti da lavoro prestato all'estero
e lì detenute al 31 dicembre 2008. Ancora due anni di proroga per
l'agevolazione fiscale a favore degli esercenti impianti di distribuzione
di carburanti per uso di autotrazione. E' prevista la proroga della sospensione
degli adempimenti e dei versamenti tributari, nonchè dei contributi
previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni e le malattie professionali per i soggetti residenti
o aventi sede nei comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma. I termini di validità
delle graduatorie per le assunzioni di personale presso le amministrazioni
pubbliche che per gli anni 2005, 2006 e 2007 soggette a limitazioni delle
assunzioni sono prorogati al 31 dicembre 2010.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/milleproroghe/

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CONSUMATORI: CLASS ACTION OPERATIVA DAL PRIMO GENNAIO

E' operativo dal 1° gennaio 2010 un nuovo strumento di tutela dei
consumatori: la class action, azione legale collettiva per il risarcimento
dei danni procurati ad un certo numero di consumatori a causa di un medesimo
illecito. I cittadini, quindi, potranno fare causa comune in tribunale
per illeciti avvenuti a partire dal 16 agosto 2009. Obiettivo è
dare maggiore forza al singolo cittadino: un solo giudice, con un solo
processo può condannare un'impresa a risarcire coloro ai quali ha
provocato un danno. Infatti, la nuova disciplina consente ai consumatori
danneggiati a causa di prodotti difettosi o pericolosi, oppure di comportamenti
commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, di unire
le proprie forze per ottenere il risarcimento, mentre il ricorso al giudice
da parte del singolo individuo potrebbe essere troppo oneroso. In particolare,
l'azione tutela: i diritti contrattuali di una pluralità di consumatori
e utenti che versano nei confronti di una stessa impresa in situazione
identica; i diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato
prodotto nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da
un diretto rapporto contrattuale; i diritti identici al ristoro del pregiudizio
derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette
o da comportamenti anticoncorrenziali.


http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/class_action/

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NUOVI CONTRATTI D'INNOVAZIONE PER FAVORIRE LA RICERCA

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato il decreto
ministeriale che dà via libera ai nuovi contratti di innovazione
tecnologica. I progetti - di importo superiore a 10 milioni di euro - da
realizzare attraverso partnership tra pubblico e privato grazie ad un processo
di negoziazione potranno avere una durata massima di 3 anni. Le risorse
disponibili consentiranno alle imprese di sviluppare un volume d'investimenti
pari a circa 2 miliardi di euro, e l'assunzione di oltre 30 mila ricercatori.
In sostanza, le imprese e gli enti di ricerca sottoscrivono un accordo
con la parte pubblica. Lo stanziamento avverrà attraverso una combinazione
di prestito agevolato e contributo diretto alla spesa. Il finanziamento
pubblico sarà affiancato da un finanziamento bancario ordinario
a tasso di mercato, a garanzia della validità dell'investimento
proposto dalle imprese. Il finanziamento pubblico agevolato potrà
coprire fino all'80% dei costi, mentre nelle regioni del Mezzogiorno il
contributo diretto alla spesa potrà arrivare fino al 40% per le
piccole imprese e per gli organismi di ricerca, al 30% per le medie imprese
e al 20% per quelle grandi. La combinazione specifica di modalità
e intensità agevolative verrà definita per ciascun progetto
durante la fase negoziale. Nelle regioni del Mezzogiorno potrà essere
utilizzata anche la sola modalità del contributo diretto alla spesa.
Per il finanziamento pubblico agevolato si potrà contare su una
prima dote di risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, a valere sul
'fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca'
costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Altre risorse saranno
messe a disposizione del Mezzogiorno con una più significativa incidenza
di risorse riservate ai contributi diretti alla spesa.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/innovazione_contratti/

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UN PROGETTO PER DARE OCCUPAZIONE NEI SETTORI DELL'ARTIGIANATO E DEL COMMERCIO

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha affidato ad Italia
Lavoro S.p.A. la realizzazione di iniziative finalizzate a sostenere l'occupazione
e la tutela di soggetti che hanno difficoltà a inserirsi/reinserirsi
nel mercato del lavoro, attraverso progetti innovativi in grado di coniugare
l'azione occupazionale con interventi per lo sviluppo del territorio. I
progetti sono realizzati con stanziamenti del Fondo per l'Occupazione,
e con l'assistenza tecnica di Italia Lavoro S.p.a., in base all'art. 30
della legge 28 dicembre 2001 n. 448. Accanto alle azioni di reinserimento
lavorativo, la Direzione Generale per gli ammortizzatori sociali e incentivi
all'occupazione realizza progetti mirati alla creazione di nuova occupazione.
Il Programma ARCO si colloca proprio all'interno di questo tipo di azioni
ed è articolato secondo un modello replicabile ed "autosostenibile"
di servizi finalizzato al miglioramento competitivo dei settori artigianato
e commercio, ed allo sviluppo di reti e network di cooperazione sostenibili
per favorire la crescita dell'occupazione. Gli interventi si integrano
inoltre con una serie di iniziative di programmazione regionale volte a
far fronte a specifiche situazioni di difficoltà in cui versano
alcune realtà locali. La linea di intervento prevede inoltre l'attivazione
di almeno 1.000 interventi di consulenza specialistica o di assistenza
tecnica alle imprese che ne faranno richiesta. L'obiettivo specifico verso
il mercato del lavoro è quello di occupare 3.400 persone (1.700
per ognuno degli ambiti settoriali d'intervento) con contratti di assunzione
a tempo indeterminato pieno o parziale, contratti di apprendistato, con
nuova creazione di impresa al fine di rafforzare le politiche occupazionali
a favore delle aziende e progettare interventi formativi e di rafforzare
la cooperazione tra servizi per il lavoro pubblico/privati e le associazioni
di categoria nelle 19 Regioni coinvolte. I requisiti di partecipazione,
le condizioni e le modalità di presentazione delle domande sono
disponibili oltre che sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali www.lavoro.gov.it, su www.italialavoro.it, sezione bandi, e su
www.servizilavoro.it nella sezione riservata al Programma AR.CO.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/arco_progetti/

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RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO ACCADEMICI

È in vigore dal 12 gennaio 2010 il Regolamento concernente il riconoscimento
dei titoli di studio accademici proposto dal Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per
la pubblica amministrazione e l'innovazione e pubblicato nella Gazzetta
ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2009. Il Decreto approvato dal Consiglio
dei ministri il 24 luglio 2009 si applica ai titoli di studio accademici
rilasciati dagli istituti di istruzione superiore e dagli istituti di istruzione
superiore stranieri dei Paesi aderenti alla Convenzione per il riconoscimento
dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore fatta a Lisbona
l'11 aprile 1997. Per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti
negli istituti di istruzione superiore stranieri, per l'accesso ai concorsi
pubblici, si invia la domanda al Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
della funzione pubblica. Sono di competenza del Ministero le valutazioni
concernenti il riconoscimento dei titoli di studio, ai fini dell'attribuzione
di punteggio in caso di pubblici concorsi, nonché ai fini della
progressione in carriera, su richiesta dell'amministrazione interessata;
dei titoli di studio e dei relativi curricula studiorum ai fini previdenziali;dei
titoli di studio, ai fini dell'iscrizione ai Centri per l'impiego; dei
titoli di studio, conseguiti negli istituti di istruzione superiore, ai
fini dell'accesso al praticantato o al tirocinio successivi al conseguimento
della laurea e della laurea specialistica o magistrale, sentiti il Consiglio
universitario nazionale e il Consiglio o Collegio nazionale della relativa
categoria professionale, se esistente.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riconoscimento_titoli_studio/

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SITI WEB PUBBLICI; UNA DIRETTIVA PER RIDURLI

Razionalizzare e ridurre in maniera consistente il numero dei siti web
pubblici per offrire ai cittadini un'informazione aggiornata, chiara e
riconoscibile: è questo l'obiettivo della direttiva n. 8/2009 del
Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione. Lo strumento
individuato per raggiungere tale obiettivo è la registrazione del
dominio ".gov.it" per tutti quei siti che le Pubbliche Amministrazioni
vorranno mantenere attivi. Negli ultimi anni è cresciuta la tendenza
delle P.A. di veicolare le informazioni ai cittadini attraverso la creazione
di siti web specifici, legati a progetti e iniziative dell'ente stesso.
Sono quindi proliferati in rete molti siti web, in cui il cittadino/utente
ha difficoltà a districarsi a causa di motivi diversi. La necessità
di rendere omogenei i servizi offerti, comporta che l'iscrizione al dominio
è condizionata ad alcuni criteri essenziali finalizzati ad assicurare
che le informazioni e i servizi offerti siano chiaramente presentati, raggruppati
in modo organico, e facilmente raggiungibili dalla homepage. Tali criteri
saranno contenuti nelle "Linee guida per i siti web della PA"
e nel "Vademecum". Entrambi i documenti, saranno redatti, entro
novanta giorni dall'emanazione della direttiva, dai Dipartimenti della
funzione pubblica e per la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica
con il supporto del Formez per i contenuti e del CNIPA per le caratteristiche
tecnologiche, e illustreranno i criteri e gli strumenti per assicurare
la riduzione dei siti pubblici obsoleti ed il miglioramento di quelli attivi.
Per tutti i siti registrati con il dominio .gov.it di propria competenza,
le Pubbliche Amministrazioni dovranno inoltre individuare un responsabile
del procedimento di pubblicazione di contenuti, i cui dati, completi di
indirizzo e-mail, dovranno essere presenti in una pagina dedicata del sito,
raggiungibile all'indirizzo "www.nomesito.gov.it/responsabile"
e presente nel menu di coda del sito stesso.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/dominiogovit/


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